Studio Valle | libri : Le mura di Cittadella in Castella n.108.

Le mura di Cittadella in Castella n.108.

LE MURA DI CITTADELLA
Patrizia Valle
[…] restauro e rianimazione non dipendono da due
sfere di attività distinte, ma costituiscono i processi
complementari di una stessa pratica
.
Cittadella è stata per quasi vent’anni un importante laboratorio di restauro, conservazione e ri-animazione di un centro storico. Le mura erano nel 1994 ancora “quasi” intatte nella loro particolare forma quasi circolare, ma coordinate a un impianto urbano ortogonale, con le porte poste sui due assi principali che
ne determinano la divisione in quattro settori, come si vede dalla mappa del 1705. Dico “quasi” perché il sistema originario era costituito da 32 tratti dicortina muraria, 12 torri, 16 torresini e dai torrioni in corrispondenza delle porte.
Cittadella, borgo fortificato costruito per volontà del comune di Padova nel 1220 in contrapposizione a Castelfranco, per la sua collocazione territoriale strategica è apparsa sin dalle origini più insediamento di nuova fondazione che castello. La cittadella che «…è concepita e condotta a compimento con la stessa tecnica e gli stessi accorgimenti di una piccola città», scrive Alberti2, è un importante segno architettonico che ha condizionato nei secoli un vasto territorio. Marin Sanudo nel 1483 la descrive: «Castello bellissimo […] tondo con bellissime muraglie».

La situazione nel 1994 era di grave degrado, impensabile per chi la vede oggi.
Quando abbiamo iniziato i lavori rimanevano solo 31 tratti di cortina muraria, due prive dell’apparato sommitale, mentre una torre e un torresino erano quasi scomparsi in prossimità della breccia, nel settore nord-ovest. Nel settore sud-est una torre era in parte crollata a causa dell’abbassamento del paramento murario e il rudere portava evidenti segni di cedimento nei piedritti; il torresino a nord del paramento presentava crolli sommitali, un’allarmante rotazione del piedritto e un’accentuata diversione dalla verticale. Inquietanti fuori piombo erano presenti
diffusamente nei paramenti murari e l’apparato delle merlature, pericolante, presentava crolli generalizzati su tutto il perimetro, come pure il cammino di ronda, le cui tracce erano all’epoca solo percepibili, anche a causa di un diserbo generalizzato compiuto nel 1993, eseguito con i finanziamenti FIO, a cui non era seguito alcun restauro. I lavori, iniziati nel 1994 come ho detto, sono proseguiti quasi ininterrottamente fino al 2013 e terminati con il recupero del quadrante sud-est delle mura e il completamento del restauro dell’intero perimetro della cinta muraria.