Studio Valle | News : Riqualificazione e Valorizzazione dell'Area dell'Arco di Traiano in Benevento 2003-12-14 09:10:57

Riqualificazione e Valorizzazione dell'Area dell'Arco di Traiano in Benevento

Concorso di Idee per la Riqualificazione e Valorizzazione dell’Area dell’Arco di Traiano in Benevento
2003
 
Il progetto riguarda quello spazio cavo definito dai rapporti, spesso interrotti, tra piazze, viadotti, stazioni, giardini, chiese, vichi e pontili dimenticati, in un’area ad alta sedimentazione, quale l’antico centro di Benevento.
Partendo dal presupposto che le architetture nascano dal carattere del luogo, il progetto tende a recuperare la teatralità e spazialità naturale di questo paesaggio dell’Italia meridionale.
 
Programma Funzionale
Il progetto proposto abbraccia l’idea della formazione di un più ampio parco archeologico pedonale che comprenda piazza Pacca, il teatro Romano e S. Lupo, il Duomo e piazza Orsini, la zona dell’arco Traiano, S.Ilario e S. Sofia.
La vasca e il muro dell’acqua corrente definiscono la nuova piazza, valorizzando il prospetto dell’arco verso la città, interrompendo volutamente, l’asse nato dallo sventramento novecentesco dell’isolato.
La vasca d’acqua rappresenta l’origine di tutte le cose e lo scorrere del tempo, le diversità operate sulle pavimentazioni definiscono luoghi e costringono lo spettatore a cambiare improvvisamente prospettiva, a trovarsi in asse con l’arco lungo il tracciato ideale della Via Appia Traiana.
Il campo sacro di S. Ilario deve essere costituito da terrapieni erbosi e sculture moderne, che modellano i dislivelli e dialogano con i resti archeologici, mettendo in risalto la sacralità perduta e collegano il pomerio vitruviano attorno alle mura.
 
Percorsi
La nuova piazza di Vico, ricavata nel progetto come un belvedere verso l’arco Traiano recupera il forte dislivello e le geometrie del luogo. La nuova stazione ipogea della fermata Arco Traiano, è pensata come un pontile in acciaio accostato al binario ferroviario, posto in testa.
 
Materiali
La vasca d’acqua, dove l’arco riflette la sua immagine, può essere realizzata con la preziosa breccia irpina, accostata al vetro e all’acciaio corten, altro materiale che denuncia l’aggressione del tempo, senza corrompersi.
Il progetto prevede di lasciare a vista i resti dell’ipotetica via Appia Traiana, supponendo che ulteriori indagini possano rendere leggibile il tracciato, che potrà in parte essere lasciato in opus incertum.

 
Il progetto riguarda quello spazio cavo definito dai rapporti, spesso interrotti, tra piazze, viadotti, stazioni, giardini, chiese, vichi e pontili dimenticati, in un’area ad alta sedimentazione, quale l’antico centro di Benevento.
Partendo dal presupposto che le architetture nascano dal carattere del luogo, il progetto tende a recuperare la teatralità e spazialità naturale di questo paesaggio dell’Italia meridionale.
 
Programma Funzionale
Il progetto proposto abbraccia l’idea della formazione di un più ampio parco archeologico pedonale che comprenda piazza Pacca, il teatro Romano e S. Lupo, il Duomo e piazza Orsini, la zona dell’arco Traiano, S.Ilario e S. Sofia.
La vasca e il muro dell’acqua corrente definiscono la nuova piazza, valorizzando il prospetto dell’arco verso la città, interrompendo volutamente, l’asse nato dallo sventramento novecentesco dell’isolato.
La vasca d’acqua rappresenta l’origine di tutte le cose e lo scorrere del tempo, le diversità operate sulle pavimentazioni definiscono luoghi e costringono lo spettatore a cambiare improvvisamente prospettiva, a trovarsi in asse con l’arco lungo il tracciato ideale della Via Appia Traiana.
Il campo sacro di S. Ilario deve essere costituito da terrapieni erbosi e sculture moderne, che modellano i dislivelli e dialogano con i resti archeologici, mettendo in risalto la sacralità perduta e collegano il pomerio vitruviano attorno alle mura.
 
Percorsi
La nuova piazza di Vico, ricavata nel progetto come un belvedere verso l’arco Traiano recupera il forte dislivello e le geometrie del luogo. La nuova stazione ipogea della fermata Arco Traiano, è pensata come un pontile in acciaio accostato al binario ferroviario, posto in testa.
 
Materiali
La vasca d’acqua, dove l’arco riflette la sua immagine, può essere realizzata con la preziosa breccia irpina, accostata al vetro e all’acciaio corten, altro materiale che denuncia l’aggressione del tempo, senza corrompersi.
Il progetto prevede di lasciare a vista i resti dell’ipotetica via Appia Traiana, supponendo che ulteriori indagini possano rendere leggibile il tracciato, che potrà in parte essere lasciato in opus incertum.